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La Farmacia " TRASVERSALE "

  • Dr. Paolo Morelli - Responsabile Consulenza e
  • 15 giu 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Quando, svariati anni or sono, raggiunsi l'ambito traguardo della Laurea ero il felice possessore di un bel bagaglio di nozioni, formule e molecole oltre che della profonda convinzione che tutto questo mi sarebbe bastato per svolgere l'unico mestiere che quel foglio mi concedeva: Il farmacista in farmacia.

Già nei primi anni di lavoro mi accorsi che quello che avevo appreso all'università, che chiameremo hard skills o competenze tecniche, coprivano si e no il 20 % di quello che dovevo sapere e sapere fare per lavorare in santa pace. L'altro 80%, che conosciamo come soft skills, erano proprio quelle competenze trasversali che, in un modo o nell'altro, dovevo costruirmi con le mie mani.

farmacia_digitale.jpg

Stiamo parlando di tecnica di comunicazione, gestione del tempo, gestione dei rapporti interpersonali, analisi di bilancio, pricing, elementari nozioni di psicologia, gestione per progetti ecc. ecc.

Quest’ultime competenze non sono tipiche della farmacia ma sono trasversali, ossia caratteristiche di molte professioni accumunate da una situazione pubblico assistenziale e non solo . Negli anni a venire, e soprattutto dopo essere uscito dalla farmacia ed avere intrapreso la carriera della consulenza/formazione, ebbi ancora più chiaro questo panorama ed, in aula, quando ai miei colleghi farmacisti presentavo questa situazione mi trovavo inevitabilmente davanti a due tipi di risposta:

" La farmacia non è un'azienda come le altre!" Oppure "Lo so, ma magari avessi il tempo per queste cose!"

Prima obiezione: la farmacia è un'azienda di monopolio e quindi sottoposta a tutte le situazioni legate a questa tipologia di mercato. Seconda obiezione: il farmacista “crede” di non avere tempo: in realtà la sua fornitura di secondi giornaliera è identica a tutte le altre professioni manageriali. Spesso quello che manca è la capacità di gestirlo ivi compresa la convinzione di non avere tempo ad imparare a gestire il tempo.

Fino al momento in cui la farmacia ha avuto una situazione di monopolio assoluto tutte queste competenze sembravano non rivestire grande importanza, ma adesso, che la spinta dei competitors di mercato sta facendosi sempre più pressante, determinate certezze iniziano a scricchiolare e necessita urgentemente che la farmacia allarghi i propri orizzonti soprattutto cercando di vedere quelle che sono le necessità future possibilmente anticipandole. Credo sia finito il tempo in cui la professione si accorgeva di ciò che succedeva solo quando questo era già successo vedendolo passare come dal lunotto posteriore di un’auto.

E’ vero che determinate cose non sono contrastabili anche se le vedi arrivare in anticipo ma è anche vero che in quel caso l’intervento riguarda l’azienda che deve tenersi pronta ad assorbire il colpo.

Per fare questo serviranno soprattutto le competenze trasversali e continueremo a parlarne su questo blog nei prossimi articoli.

Dott,. Paolo Morelli

Responsabile Mapy Formazione e Consulenza

 
 
 

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